Indici al Seneca del 1955 di Italo Lana
Le innovazioni introdotte dall’informatica hanno
profondamente modificato anche il lavoro di ricerca, per secoli piuttosto
immutato, dell’umanista. L'avvento delle forme digitali ha infatti facilitato
la produzione di strumenti, come questo indice, che in passato avrebbero
comportato un impegno assai più cospicuo per chi l'avesse affrontato armato
solo di carta e penna. In questo senso si è voluto che la ristampa del Seneca
di Italo Lana fosse anche l'occasione per collegare il tecnologico oggi al
neanche troppo lontano 1955 facendo interagire volume e pc. In questo modo è
stato possibile offrire al lettore uno strumento in più senza tuttavia andare
ad appesantire il volume, che invece è proposto in edizione anastatica, nel
rispetto della sua ormai cinquantenaria storia.
I dati schedati e dunque ricercabili sono circa 5400, divisi in 404 nomi antichi, 408 nomi moderni, 56
luoghi geografici e più di 2000
passi citati, tratti da un corpus di 105 opere.
I file degli indici, in formato PDF, sono liberamente scaricabili e utilizzabili.
La raccolta dei dati di questo volume non è stata un'operazione automatica, ma
ha richiesto un lavoro approfondito sul testo ed una progressiva comprensione
dei suoi meccanismi interni. Fondamentale è stato il criterio del rispetto del
libro e della lingua in cui è scritto: per questo motivo si è scelto di
registrare anche i nomi antichi in italiano, in modo che l'indice raccolga
fotograficamente quanto riportato dal cartaceo. Per la raccolta dei passi
citati, soprattutto a causa di alcune differenze metodologiche rispetto
all'attuale prassi editoriale, il lavoro è stato più esegetico che meramente
compilativo. Inoltre l'elegante prosa di Lana, mai facile al tecnicismo, invita
il lettore a farsi coinvolgere dal racconto più che andare costantemente a
ricercare la nota a fondo pagina: per questo motivo si spera che l'elenco dei
passi citati possa essere di valido aiuto per lo studioso che voglia invece
concentrare la sua attenzione su un particolare riferimento. L'auspicio è
quello di aver fornito uno strumento utile ai lettori, anche nella prospettiva
di una ricerca direttamente on line e di aver mostrato quali frutti
possano nascere dall'interazione tra media diversi.
Alice Borgna